Professione
Professione
Canali Minisiti ECM

Infermieri, misure disciplinari per le offese sui social. Medici d'accordo

Professione Redazione DottNet | 16/10/2018 14:17

Federazione e Ordini provinciali interverranno sul piano disciplinare nei confronti dell'infermiere cheagisce sui social e sul web

Commenti inopportuni, foto non rispettose dei pazienti o dei colleghi, mancanza di decoro: arriva un altolà della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI) - che rappresenta gli oltre 440mila professionisti presenti in Italia (il più grande Ordine professionale italiano) - nei confronti delle condotte degli infermieri sui social in contrasto con il codice professionale. I 102 presidenti degli Ordini provinciali riuniti nel Consiglio nazionale hanno sottoscritto un documento sulla condotta dei loro iscritti sui social. Un tema sul quale anche l'Ordine dei medici ha aperto una riflessione interna con un gruppo di lavoro.

Federazione e Ordini provinciali interverranno sul piano disciplinare nei confronti dell'infermiere che qualificandosi come tale agisce sui social e sul web, magari creando anche un profilo fake, mancando di decoro, di rispetto, usando turpiloquio, rinunciando a ogni possibilità di confronto costruttivo e sereno, parlando senza cognizione di causa sia in merito a evidenze scientifiche sia in merito a una consapevolezza ragionata dei fenomeni di cui discute.  La scelta di un posizionamento ufficiale che preveda maggior rigore nei confronti di chi utilizza i social qualificandosi come infermiere minando l'immagine di tutta la comunità professionale che ne esce mortificata sul piano etico, deontologico, culturale e frenando la credibilità politica istituzionale delle rappresentanze nei confronti della società civile, politica, professionale, ''nasce - spiega la stessa federazione degli infermieri - dai troppi casi in cui ultimamente una compattezza professionale avrebbe potuto ottenere vantaggio dalla comunicazione social mentre l'atteggiamento e l'uso improprio di alcuni sono diventati vetrina di una minoranza professionale livorosa, aggressiva e violenta che danneggia tutti".  "Se i mezzi di comunicazione oggi ci hanno dato libertà di parola su ogni argomento e in ogni contesto - sottolinea nel documento la FNOPI - questo non significa che tale libertà sia esente da conseguenze anche disciplinari".

pubblicità

Intanto anche i medici hanno aperto una riflessione interna sull'uso dei social, spiega Roberto Monaco Segretario Fnomceo, la Federazione nazionale degli ordini dei medici. "Con l'esperienza di Dottoremaeveroche i medici italiani sono diventati sicuramente più sensibili all'importanza dell'uso dei social per la promozione della salute e più consapevoli di tutti i possibili risvolti. Sarà, questo della comunicazione sui social, uno degli argomenti che il nuovo Gruppo di Lavoro sulla Comunicazione che la Federazione sta ricostituendo affronterà con maggiore attenzione. Più che repressiva la nostra intenzione è dunque propositiva, fermo restando che i medici che utilizzano i social in maniera contraria ai dettami del codice deontologico (che già nel 2014 ha inserito l'articolo 78 e gli indirizzi applicativi allegati) sono già ora attenzionati".

Commenti

I Correlati

Chi guadagna di più sono i chimici con 92.700 euro/anno, seguiti dai medici, con uno stipendio medio annuo di 90.593 euro e dai veterinari a poco più di 90.440 euro/anno

L’obbligo di prova, quindi, per il soggetto danneggiato, si ferma all’individuazione del cosiddetto nesso di causalità fra i due eventi

Salutemia, le novità 2024 per gli iscritti

Previdenza | Redazione DottNet | 16/05/2024 11:09

Il contributo che si versa è fiscalmente detraibile dalle imposte al 19% fino a circa 1.300 euro l’anno

Con lui Donatella Ussorio de l’Aquila, dalla beneventana Alessia Pica, rispettivamente Vicepresidente e segretario, Irene Pontarelli, di Isernia, con il ruolo di Tesoriere, e il romano Valerio De Lorenzo, consigliere

Ti potrebbero interessare

Chi guadagna di più sono i chimici con 92.700 euro/anno, seguiti dai medici, con uno stipendio medio annuo di 90.593 euro e dai veterinari a poco più di 90.440 euro/anno

L’obbligo di prova, quindi, per il soggetto danneggiato, si ferma all’individuazione del cosiddetto nesso di causalità fra i due eventi

Con lui Donatella Ussorio de l’Aquila, dalla beneventana Alessia Pica, rispettivamente Vicepresidente e segretario, Irene Pontarelli, di Isernia, con il ruolo di Tesoriere, e il romano Valerio De Lorenzo, consigliere

Nocco, presidente AIIC, “Tutto il Paese e tutta la sanità con i suoi infiniti snodi, si attendono dalle soluzioni e dalle innovazioni tecnologiche un contributo effettivo in termini di miglioramento dei servizi, di qualità organizzativa, di ridimensi